Le bilance impedenziometriche si ritengono dei dispositivi elettronici. Al fine di porre in essere la loro attività trasmettono un quantitativo di corrente elettrica, a bassa intensità, nei confronti di chi ha deciso di esaminarsi. Il più delle volte i modelli presenti in commercio sono dotati di almeno quattro elettrodi in acciaio, attraverso cui avviene il passaggio della corrente. Che possono essere situati sulla pedana, oppure in corrispondenza di un manubrio, estraibile dal dispositivo e collegato ad esso tramite un cavo. Il dispositivo può essere costituito anche da un piedistallo, al culmine del quale sono posti due conduttori e il display dove leggere le informazioni. I rivestimenti di questi strumenti di solito sono in plastica e in vetro, soprattutto in corrispondenza della pedana. Mentre le parti coincidenti con i sistemi di funzionamento sono costituite di circuiti elettronici. Questi apparecchi sono sottoposti ad una particolare regolamentazione in tema di smaltimento.
Nel momento in cui queste bilance si rompono e non possono più essere utilizzate è necessario liberarsene. Tuttavia non è possibile gettarle tra i normali rifiuti domestici, in quanto si è obbligati a seguire una serie di disposizioni in materia. Questi apparecchi rientrano nella categoria dei RAEE, che sta per Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Con questo acronimo si vanno quindi a considerare tutte quelle tipologie di dispositivi, che al fine di porre in essere le proprie funzioni necessitano di energia elettrica. Esiste un trattamento specifico nei confronti di questo genere di prodotti. In quanto nei processi di smaltimento i dispositivi elettronici vengono divisi fin nei loro componenti essenziali, con l’obiettivo di prendere degli elementi che possano essere riutilizzati ed eliminare le sostanze tossiche. Che si considerano dannose per l’ambiente, in quanto ritenute non biodegradabili.
Dove buttare le bilance impedenziometriche?
La gestione di questa tipologia di rifiuti è regolamentata da una Direttiva europea, che ogni Stato membro, a sua volta, ha attuato nello specifico. L’italia ha reso la disciplina effettiva tramite il Decreto Legislativo n.49 del 14/3/2014. Innanzitutto si garantisce la possibilità al possessore di apparecchiature elettroniche di consegnarle come rifiuto al proprio rivenditore, ma soltanto nel caso si decida di comprarne uno nuovo. Questo sistema si definisce uno contro uno. Mentre nel caso in cui si abbia il desiderio di liberarsi del prodotto autonomamente, ci si dovrebbe recare in un apposita isola ecologica, all’interno della quale sono presente una serie di grandi raccoglitori, ciascuno dei quali predisposto a contenere un rifiuto specifico. In tutto il territorio nazionale esistono all’incirca quatto mila luoghi del genere. Questi spazi possono essere utilizzati da parte di tutti coloro che pagano la tassa dei rifiuti all’interno del proprio comune di residenza. Per questo motivo è obbligatorio frequentare l’isola ecologica appartenente al proprio comune. Difatti si ritiene esclusa l’ipotesi di servirsi di aree che sorgano al di fuori della propria circoscrizione. L’ingresso ovviamente è permesso a ciascun cittadino oppure a coloro che svolgono delle attività nel cotesto di imprese agricole, edili o artigianali.
Si ricorda che i dispositivi elettronici vengono sottoposti ad una classificazione. Prima di tutto viene fatta in relazione all’origine degli apparecchi, nel senso che si deve definire la provenienza, se sia domestica o professionale (prodotti da aziende o industrie). In quanto esistono delle discipline differenti a seconda dell’appartenenza. Di solito le bilance impedenziometriche rientrano tra le apparecchiature che si possono utilizzare all’interno di uno spazio domestico. In merito ai RAEE domestici vengono distinti in cinque categorie. Le bilance in esame in linea di massima rientrano nella categoria cosiddetta R4, all’interno della quale vengono ricompresi i ferri da stiro, i ventilatori, i telefoni e gli apparecchi di illuminazione. Sono ritenuti dunque dei piccoli elettrodomestici.