Le bilance impedenziometriche consentono di conoscere determinati valori relativi alla composizione corporea. Si ritengono estremamente utili nei confronti di chi pratica un’attività sportiva, anche a livello non agonistico, oppure di chi è coinvolto in una cura dimagrante e risulta sottoposto ad un particolare regime alimentare. Perché attraverso gli esami compiuti dalle macchine è possibile acquisire delle informazioni sufficientemente dettagliate, in merito ai progressi, oppure alle involuzioni, che si stanno compiendo. Ma le bilance possono essere utilizzate da parte di chiunque voglia vigilare sul proprio stato di salute e venga stimolato esclusivamente dalla propria curiosità. Le misurazione canoniche realizzate da questo tipo di apparecchiature riguardano i valori della massa grassa, della massa magra e dei liquidi. Oramai tuttavia la maggior parte dei modelli in commercio sono in grado di esibire delle informazioni ancor più dettagliate, nonché di compiere delle analisi comparative, finalizzate a sollecitare il fruitore a migliorare il proprio benessere.
I dispositivi in esame, allo scopo di fornire dei risultati il più possibile dettagliati, danno vita ad una serie di operazioni. Prima di ogni altra cosa trasmettono un piccolo quantitativo di corrente elettrica a chi si sottopone alla misurazione, sotto forma di impulsi, ad un’intensità molto contenuta. Realizzano questa operazione tramite degli elettrodi, situati sulla pedana e sul manubrio, quest’ultimo estraibile e collegato al dispositivo mediante un cavo (diversi modelli posseggono quattro conduttori e sono tutti posti sulla pedana della bilancia). In questa maniera, tramite l’impedenza, ovvero il livello di resistenza che le differenti entità presenti nel corpo adducono al fluire dell’energia, acquisiscono una rappresentazione abbastanza fedele relativa alla presenza di determinati elementi. Su queste informazioni applicano dei parametri soggettivi, che riguardano il sesso, l’altezza, il peso e l’età della persona. Infine considerano delle variabili convenzionali, riferibili alla media della popolazione, mitigando i dati acquisiti. Dopodiché esibiscono delle informazioni conclusive.
La manutenzione delle bilance impedenziomentriche
Questi strumenti potrebbero danneggiarsi qualora si verifichino determinati eventi e non siano stati posti in essere dei comportamenti precauzionali. Per quanto riguarda la portata, ciascun modello è concepito per sostenere un limite massimo. I generi più diffusi, che appartengono ad una fascia di prezzo intermedia, di solito riescono a sopportare fino a 180Kg. Ma alcuni di essi arrivano fino a 200Kg. Nei casi in cui, per qualsivoglia motivo, vengano oltrepassati questi limiti o comunque si metta a dura prova la loro portata, si potrebbero provocare dei danni e compromettere le funzioni dello strumento. Le stesse dinamiche riguardano le tipologie più evolute, come le bilance professionali, anche se le probabilità che si possano verificare dei fenomeni che incidano sulla portata diminuiscono, in quanto la maggior parte di essi riescono a sostenere fino a 300Kg. Un’altra condizione pregiudizievole, idonea a pregiudicare il funzionamento dell’apparecchio è la presenza di umidità al suo interno.
Sebbene la maggior parte dei modelli siano concepiti in modo tale da risultare robusti, quindi rivestiti con materiali di protezione, rimangono piuttosto vulnerabili all’umidità e all’azione nociva di agenti esterni. Perché al loro interno risiedono dei circuiti elettronici, dove avviene un passaggio di corrente elettrica. Quindi un contatto prolungato con l’acqua potrebbe ostacolare le funzioni di trasmissione o provocare dei danneggiamenti più seri, in grado di vanificare le normali attività dello strumento. Sarebbe opportuno posizionare le bilance impedenziometriche in luoghi congeniali, al di fuori da situazioni che potrebbero mettere a rischio il loro sistema di funzionamento. Le stanze da letto si ritengono dei luoghi ideali, in quanto al loro interno di solito non si realizzano fenomeni pericolosi. Si raccomanda comunque di tenerli lontani dall’illuminazione solare, che alla lunga potrebbe infierire sull’attività dei circuiti. Nonché dalla presenza dei bambini, i quali potrebbero comprometterne il funzionamento, attraverso un utilizzo inopportuno.